Messaggero Veneto — 15 maggio 2010 pagina 12 sezione: UDINE
PORPETTO. I consiglieri d’opposizione Zanchin, Braganini, Favalessa (Uniti per rinnovare), Gheller, Pez (Insieme per Porpetto), esprimono soddisfazione per l’esito della seduta del consiglio comunale di lunedì, «che ha dato il via libera agli indirizzi di progettazione della viabilità». I consiglieri ribadiscono che, dopo avere sempre cercato il confronto, «ripetutamente negato dal sindaco, alla fine siamo riusciti a portare in discussione le due possibili soluzioni (bretellina contro circonvallazione ovest) nella sede istituzionale che a maggioranza si è espressa a favore della soluzione più razionale e meno impattante per il territorio, la circonvallazione ovest, che già individua il tracciato della complanare Latisana-Porpetto. Nel corso della seduta - affermano- abbiamo visto come le bugie hanno le gambe corte. Infatti il 13 marzo il sindaco Dri rendeva noto il tracciato della bretellina, che veniva spacciato come la soluzione attuabile. Il 29 aprile depositava in comune una mozione che conteneva la descrizione di un altro tracciato, che, stando a quanto dichiarato, aveva il beneplacito tecnico della Provincia. Ma alla fine della seduta del consiglio, ecco spuntare il beneplacito datato 7 maggio 2010. Ma come faceva a sapere il 29 aprile- si chiedono i consiglieri-, data di presentazione della mozione, che 10 giorni dopo la Provincia avrebbe dato un generico parere favorevole, che in più contiene riserve riguardanti Autovie Venete? Abbiamo, quindi, avuto la conferma che dal novembre 2009 al 10 maggio 2010 il sindaco e parte della sua maggioranza si sono spesi in tutti i modi non per valutare e scegliere tra le opzioni che l’assessore regionale Riccardi in concerto con l’Aussa Corno proponeva, ma per attuare una propaganda sui mezzi di informazione in favore di un progetto il cui scopo non è risolvere la viabilità, ma creare un caso politico regionale. Ora il risultato paradossale è che sarà l’opposizione e i due assessori a dare impulso a questo indirizzo, perché il sindaco ha pubblicamente dichiarato che non farà nulla di più che lasciare le carte sul suo tavolo. Ecco ancora una volta - concludono - che si palesa la volontà di chi non vuole che si realizzi nulla: in un momento favorevole in cui Regione e Provincia sono disponibili ed hanno complessivamente 52 milioni di euro da spendere, abbiamo perso più di 6 mesi di tempo prezioso».
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