BILANCIO 2010: DIMINUISCONO I CONTRIBUTI, SALGONO I COSTI DEI SERVIZI E NIENTE FONDI PER I RIMBORSI – BLOCCATA LA VENDITA DELLE EX SCUOLE DI CASTELLO E CORGNOLO
Essere sepolti nel cimitero di Porpetto costerà 9 volte di più. Questa è la novità, collegata all’approvazione del bilancio 2010, più eclatante che i consiglieri Zanchin, Bragagnini, Favalessa della lista civica “Uniti per rinnovare” mettono in evidenza.
Pur prendendo atto che l’aliquota dell’addizionale Irpef non è stata incrementata, come richiesto in una loro precedente mozione, i consiglieri fanno osservare che questo bilancio è impostato unicamente a soddisfare necessità di tipo finanziario perché si è privilegiato il rimborso anticipato di alcuni mutui per 121.000,00 euro e tagliare spese un po’ dappertutto.
Vediamo in questo bilancio – proseguono i consiglieri - segnali preoccupanti per l’associazionismo: nel settore sportivo e ricreativo sono stati destinati solo 2.000,00 euro, contro i 15.000,00 dello scorso anno, nel settore culturale le risorse sono dimezzate (1.000,00 euro) e per la scuola materna il contributo è stato ridotto di 10.000,00 (meno 25% rispetto all’anno scorso).
Mentre la spesa destinata alla organizzazione di spettacoli prodotti da società non del paese beneficeranno di 4.000,00 euro.
Riteniamo che nel corso dell’anno le nostre associazioni comunque vedranno ben poco perché l’avanzo di bilancio oltre ad essere destinato in gran parte all’estinzione anticipata dei mutui, dovrà soddisfare almeno altre due esigenze: la prima, che questo bilancio ha completamente dimenticato, è l’incremento del fondo destinato al rimborso del canone di depurazione e la seconda è la spesa per opere pubbliche, non sostenuta da nuovi mutui, necessarie per il miglioramento e mantenimento del nostro paese.
Vista la sfavorevole congiuntura economica, la straordinaria scelta politica di questa amministrazione è quella di chiudere i rubinetti che finanziano le attività delle associazioni di Porpetto che con la loro opera e presenza sul territorio garantiscono servizi e momenti di crescita, formazione e svago per tutti, individui e famiglie.
In questa scelta i consiglieri di minoranza vedono un preoccupante segnale di volontà di disgregare il tessuto sociale perché proprio attraverso queste associazioni per tanti di noi è maturato il senso di appartenenza alla comunità ed è stata offerta una possibilità di realizzazione umana.
Nella movimentata seduta di ieri sera la minoranza consiliare ha bloccato sul nascere la proposta di inserire nel piano di vendita degli immobili le due scuole di Castello e Corgnolo. In entrambe le strutture hanno la propria sede operativa da anni rispettivamente il ENFAP, istituto di formazione professionale a livello nazionale, ed il CAMPP, il consorzio che accoglie ragazzi disabili. Anche in questo caso l’esigenza di fare cassa a tutti i costi sarebbe prevalso su ogni altra opzione avendo come conseguenza sia la perdita di patrimonio storico della comunità che un impoverimento dell’offerta formativa e di accoglienza del paese verso i ragazzi più bisognosi di attenzione.
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