venerdì 18 settembre 2009

«Più sicurezza nei cantieri»

Messaggero Veneto — 18 settembre 2009   pagina 15   sezione: UDINE

PORPETTO. «Chiarezza, sicurezza e maggiore razionalizzazione delle risorse, onde evitare sprechi, nella realizzazione dei lavori pubblici». A chiederlo sono i consiglieri di minoranza del gruppo “Uniti per rinnovare”, Margherita Zanchin, Walter Bragagnini e Andrea Favalessa, che nell’ultimo consiglio comunale, mediante interpellanza, hanno chiesto al sindaco, Pietro Dri, di attuare alcuni interventi, in tal senso, sui cantieri aperti. «Abbiamo chiesto al sindaco e alla maggioranza- dice Zanchin, portavoce del gruppo -, di provvedere con celerità, ad adeguare il cantiere aperto di via Corridoni agli standard minimi di sicurezza, in modo che i cittadini, soprattutto gli anziani e i bambini, non incorrono in incidenti e si sentano tranquilli nel percorrere la pista ciclo-pedonale. Infatti, c’è stata una consegna parziale e provvisoria dell’opera di pista ciclabile, tuttavia, ciò non esime l’amministrazione dal garantire misure minime di sicurezza. Il sindaco - continua - però si è appellato alla pazienza e alla speranza che non succeda nulla. Ritenendo inadeguata questa affermazione da parte di un amministratore pubblico, abbiamo proposto degli interventi minimi, dettati dal buon senso, ossia: riempire di terra il buco che si trova attorno agli alberi, finire in modo corretto, anche se provvisorio, lo scivolo fra la strada e il marciapiede, perimetrale in modo adeguato l’area dei lavori, porre un segnale davanti ai due alberi che si trovano inclusi nella pista ciclabile ed uno anche all’ingresso del numero civico 15». Margherita Zanchin, ribadisce che «dispiace constatare che, nonostante l’apertura della scuola, la situazione resti invariata, anzi è notizia di pochi giorni fa che un ragazzo è caduto, riportando delle escoriazioni, proprio in un punto da noi segnalato come pericoloso. Inoltre, l’amministrazione comunale - afferma - oltre al completamento della pista ciclabile in via Corridoni, prevede di eseguire una pista ciclabile che colleghi, costeggiando il fosso grande, via Cadorna con via Don Bosco: spesa totale stimata in 570 mila euro». (f.a.)

mercoledì 2 settembre 2009

Porpetto, canoni di depurazione: la minoranza attacca il sindaco

Messaggero Veneto — 02 settembre 2009   pagina 09   sezione: UDINE

PORPETTO. «L’amministrazione comunale di Porpetto continua a proporre sull’argomento relativo della riscossione dei canoni di depurazione attraverso i ruoli coattivi». Batti e ribatti tra maggioranza e la lista di opposizione “Uniti per rinnovare” di Porpetto, sulla vicenda legata ai rimborsi dei canoni di depurazione pagati ingiustamente, la sospensione delle bollette relative a questi canoni e lo sgravio dei ruoli coattivi. «Nel mese di giugno - affermano i consiglieri Bragagni, Favalessa e Zanchin -, la società Equitalia, autorizzata dal comune di Porpetto, ha mandato un’ingiunzione di pagamento ad alcuni cittadini relativamente al canone di depurazione fognaria per gli anni 2001-2004, pur essendo noto a tutti che tale canone non è più dovuto quando il servizio non è reso, come stabilito dalla Corte Costituzionalr, che ha disapplicato l’art.14 della Galli». «Noi, coerenti con la posizione assunta in campagna elettorale, abbiamo presentato in consiglio comunale una mozione volta a sospendere la richiesta di pagamento Accogliendo la mozione - sostengono i consiglieri -, l’amministrazione comunale, avrebbe agevolato i cittadini, riducendo le complicazioni burocratiche, non obbligando i cittadini coinvolti a sborsare quattrini per un servizio non reso per poi presentare domanda di rimborso in carta da bollo». «La mozione però è stata seccamente respinta dal sindaco Dri e dalla sua maggioranza. Ricordiamo che il sindaco e alcuni esponenti, già parte della giunta uscente, erano informatissimi sul problema della riscossione coattiva ancora in corso - concludono Zanchin, Bragagnini e Favalessa -: allora perché hanno taciuto e non hanno proposto nulla nel loro programma? Pensavano di farlo passare in silenzio, ma sono stati colti sul fatto». ( f.a. )