nel rispettare quella parte del nostro programma elettorale che riguardava l’informazione verso di voi, con la presente comunicazione vogliamo farvi partecipi di quanto è accaduto durante l’ultima seduta del consiglio comunale.
I nostri consiglieri di minoranza (BRAGANINI WALTER, ZANCHIN MARGHERITA, FAVALESSA ANDREA) hanno presentato una MOZIONE con il seguente argomento:
RISCOSSIONE CANONE FOGNATURA E DEPURAZIONE – SOSPENSIONE E SGRAVIO RUOLI COATTIVI PRESSO IL CONCESSIONARIO EQUITALIA.
Per chiarire i termini:
LA MOZIONE è lo strumento con cui i consiglieri possono attivamente indirizzare l’attività amministrativa del proprio comune, cioè fare in modo che si prendano decisioni su un argomento, per esempio quando la giunta è manifestamente inattiva.
RUOLO COATTIVO: è una forma di riscossione tipica delle pubbliche amministrazioni, come i comuni, le quali avendo difficoltà ad incassare somme di denaro dovute da persone o società, incaricano società pubbliche specializzate in questo tipo di attività - i concessionari della riscossione della provincia, nel nostro caso Equitalia FVG - a riscuotere il dovuto.
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 338, risalente al mese di ottobre 2008, che ha dichiarato incostituzionale il pagamento del canone di depurazione in assenza del servizio, abbiamo tutti constatato che, la precedente giunta Schiff non aveva preso nessuna decisione sull’argomento dei ruoli coattivi, mediante i quali ancora oggi ad alcuni cittadini si sta chiedendo di pagare il servizio non reso di depurazione!!!
L’ATTUALE GIUNTA DRI HA PROSEGUITO IN TALE INERZIA, E COSÌ NELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 30 LUGLIO 2009 ABBIAMO PRESENTATO LA MOZIONE TESA AD OTTENERE LA SOSPENSIONE DELLE PROCEDURE DI RISCOSSIONE COATTIVA DEI RUOLI RELATIVI AL CANONE DI DEPURAZIONE.
Ovviamente tutti i consiglieri di maggioranza sull’argomento in discussione hanno taciuto e fatto parlare solo il sindaco Dri ed al momento della votazione hanno preferito votare contro un provvedimento che sarebbe andato a beneficio di quei cittadini che, avendo a suo tempo perso i ricorsi nei vari gradi delle commissioni tributarie, si trovano oggi sottoposti a rateazione, pignoramento o fermo amministrativo, per un servizio mai ottenuto e che a seguito della sentenza della Corte Costituzionale non si deve pagare.
Il NO pronunciato dalla maggioranza “silenziosa” in consiglio comunale, ma linguacciuta nei bar ed osterie, con la PRETESA DI UNA MANCANZA DI CHIAREZZA DELLA SITUAZIONE, non fa altro che confermare la volontà di proseguire nella linea dura già da tempo tracciata, cioè perseguitare fino all’ultimo il cittadino contribuente, anche quando nulla è dovuto per il servizio di depurazione, che non è mai esistito nel comune di Porpetto.
Vi ricordate dei lupi travestiti da agnelli? Eccoli di nuovo allo scoperto che si arrabattano a trovare giustificazioni strabilianti per le loro scelte.
Inoltre è bene chiedersi che fine hanno fatto alcuni dei loro candidati, impegnati a sostenere i ricorsi??
La mozione proseguiva con la ulteriore richiesta di effettuare lo sgravio dei ruoli entro la fine dell’anno, cioè nei tempi utili per il calcolo di quanto effettivamente dovuto dai contribuenti, come da previsione dell’art.8 sexies comma 2 della legge 27.03.2009 n.13.
La copertura finanziaria dello sgravio non è un problema perché nel bilancio di previsione di quest’anno esiste uno stanziamento di 65.000,00 euro finalizzato ai rimborsi dei canoni di depurazione riscossi dal Comune.
Inoltre lo sgravio non sarebbe stato totale, ma parziale, così come lo sarà il rimborso a quelli che hanno già pagato in passato.
In questo modo si parificava il trattamento con coloro i quali, avendo già pagato, sono ora in attesa del rimborso (però solo se hanno fatto domanda in tal senso, ben si intende!!!).
Invece per il sindaco e per tutti i consiglieri di maggioranza, i cittadini di Porpetto dovranno innanzitutto pagare totalmente e comunque il servizio non reso!!!!!
Quindi accollarsi sia l’onere finanziari e poi sobbarcarsi l’aggravio burocratico di presentare una domanda di rimborso in carta bollata (!), allegando tutte le ricevute dei pagamenti effettuati negli anni. Oltre al danno anche l’ulteriore beffa!
A proposito ricordiamo a tutti i cittadini che hanno pagato il canone di depurazione di fare DOMANDA DI RIMBORSO, se non l’hanno già fatto. Vi suggeriamo di non applicare la marca da bollo ed attendere la quantificazione del rimborso perché recita una massima popolare “non sempre il gioco vale la candela”. È sempre ammessa la regolarizzazione dell’imposta di bollo in tempi successivi, sempre ammesso che su tali domande la marca da bollo ci vada, perché non siamo a chiedere un contributo in denaro ma stiamo chiedendo la restituzione di soldi che non dovevamo pagare!!!!
E la domanda di rimborso senza marca da bollo non invalida la procedura di quantificazione.