08 ottobre 2010 — pagina 15 sezione: Udine
PORPETTO. Soddisfazione del gruppo civico “Uniti per rinnovare” per l’esito della vicenda riguardante un cittadino di Porpetto che, grazie al lavoro del gruppo, ha ricevuto il rimborso delle spese ipotecarie derivanti da un debito da canoni di depurazione.
«Al contribuente- ricorda Margherita Zanchin, portavoce del gruppo -, a fine novembre 2009 era stata comunicata da Equitalia, l’iscrizione di ipoteca sull’abitazione per tre cartelle di pagamento non saldate e relative al canone di depurazione per gli anni 2000. Il nostro gruppo, dopo aver parlato invano con l’ex sindaco, titolare del credito e con potere di sospendere la riscossione, ha proposto in consiglio comunale una mozione per sospendere e sgravare le cartelle, trattandosi di un debito che comunque dovrà essere rimborsato. La richiesta però non è stata accolta e così il cittadino a febbraio ha dovuto versare non solo il debito da depurazione ma anche le spese ipotecarie pari a quasi 500 euro. Successivamente – continua – ho deciso di proporre un’istanza a Equitalia chiedendo il rimborso delle spese di iscrizione e cancellazione dell’ipoteca poiché un articolo del dpr 602/1973, interpretato da una recente sentenza della Cassazione, prevede il divieto di iscrivere ipoteca quando il valore del credito da riscuotere è inferiore agli 8.000 euro. L’istanza è stata accolta e il cittadino è stato rimborsato. (f.a.)
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