Messaggero Veneto — 09 ottobre 2009 pagina 14 sezione: UDINE
PORPETTO. Viabilità sulla Strada provinciale 80, la minoranza accusa di inerzia l’amministrazione comunale. Il gruppo civico “Uniti per rinnovare”, assieme ai consiglieri di minoranza, Zanchin, Bragagnini e Favalessa, ha voluto portare a conoscenza dei propri concittadini dello “stand by” dell’attuale maggioranza sul tema della viabilità. Da anni i cittadini di via Udine chiedono la deviazione del traffico pesante che affligge la Sp80, percorsa da più di 200 camion l’ora per molte ore del giorno e della notte. Il transito di tali mezzi «provoca danni strutturali alle case affacciate sulla strada, aumenta la pericolosità della circolazione nel centro abitato, generando un inquinamento dell’aria che spesso sfora i parametri massimi fissati dalla legge. Nonostante ciò - affermano i consiglieri - l’amministrazione non si è mossa adeguatamente facendo le dovute pressioni nelle sedi opportune e sollecitando incontri con i soggetti competenti per giungere ad una risoluzione dei problemi in tempi certi. Stando alle risposte all’interpellanza da noi presentata al sindaco Pietro Dri, nell’ultimo consiglio comunale, il piano della “bretella”, previsto nel bilancio dalla Provincia per l’anno 2009, sarebbe stato rifinanziato». «Sappiamo tuttavia - proseguono i consiglieri di minoranza - che, nei mesi scorsi, il Consorzio Aussa Corno, a seguito di incarico, ha redatto un piano di fattibilità che prevede lo spostamento del casello autostradale a Pampaluna (Casali Bratta) e la deviazione del traffico pesante lungo un percorso che passa ad Ovest di San Giorgio fino a collegarsi con Torviscosa”. Zanchin, Bragagnini e Favalessa, sostengono che il sindaco non avrebbe saputo «o voluto» dire a chi sarebbe stato affidato tale piano di fattibilità, «quindi, stante alle parole di Dri, ci sarebbero delle intenzioni diverse sul come procedere: da un lato rifinanziando il progetto bretella, dall’altro promuovendo uno studio di fattibilità che prevede lo spostamento del casello. Rimaniamo esterrefatti dal comportamento della maggioranza, che, ancora una volta, attende decisioni calate dall’alto». «Nel rispetto dei propri cittadini - concludono- che da anni attendono una risoluzione al problema, chiediamo che la maggioranza si ponga come parte attiva e solleciti le istituzioni coinvolte promuovendo un tavolo di lavoro in tempi brevi, perché la gente è stufa di aspettare e di essere presa in giro ad ogni tornata elettorale». Francesca Artico